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Logbook 135 – Ma cosa ci dice il cervello?

Ci sono solo due attrici cui chiederei di sposarmi, contando sulla comprensione di mia moglie. A una, a essere sinceri, l’ho già chiesto, pochi anni fa, alla fine di una lunga intervista al Festival del Cinema di San Marino (visibile in questa puntata del programma Serenissima). Il patron del Festival, l’indimenticato Roberto Valducci, aveva invitato Claudia Cardinale come madrina dell’edizione 2014. Venne fuori con l’occasione una lunga intervista per Rtv e fu una bellissima intervista. 

Lei intelligente, ironica – un occhio sempre attento all’operatore (forse Fabio Barone) e al suo lavoro – rispondeva alle domande, anzi le rilanciava. Una grandissima attrice insomma unita a una persona eccezionale e la cosa non è che sia frequentissima, tutt’altro. Alla fine, a camera spenta e completamente irretito anche da occhi e sorriso, le chiesi di sposarmi. La sua risposta fu folgorante. “Sono contraria al matrimonio ma possiamo fuggire insieme” mi rispose. Se ci fosse stato un pubblico più ampio, a una risposta del genere sarebbe partito l’applauso.

La seconda attrice in oggetto, in realtà, non credo di averla mai incontrata e sicuramente non la ho incontrata da quando è diventata una delle più complete attrici europee, capace di coprire, con una personalità forte ma discreta e attenta al contesto, ruoli molto diversi fra loro. E’ evidente che la diverte fare il mestiere che fa e come lo fa. Vedere recitare Paola Cortellesi è infatti sempre e non a caso un piacere, con quel pizzico di riflessivo il che non guasta.

L’ultima occasione è un film  apparentemente semplice ma da non sottovalutare. In apparenza infatti “Ma cosa ci dice il cervello” è una favola divertente, attualissima, piena di fantasia e di divertimento. Ma attenzione appunto a non sottovalutare minimamente Riccardo Milani (il film è suo) che ancora una volta racconta la società in cui viviamo con una caratterizzazione fra due categorie di personaggi ben distinta e che purtroppo rappresenta questa Italia non da oggi.

I cattivi sono maleducati, cafoni, presuntuosi, egocentrici, non molto intelligenti. Si tratta di personaggi che si incontrano nella vita quotidiana ovunque e comunque tutti i giorni, intendiamoci. Bravissimi in questo Carla Signoris e Ricky Memphys, un inconsueto cattivo, ma anche tutti gli altri del cast che si divertono anche loro a girare insieme e si vede. Sarebbe stupido sottovalutare questo film che si ricollega – e oggi è quanto mai attuale – a quel filone della commedia all’italiana che estremizza ma, solo fino a un certo punto, le due eterne realtà di questo Paese: i cialtroni e le persone serie.

Ci era già arrivato peraltro Dino Risi sessant’anni fa con “Il sorpasso”, protagonista di riflesso qualche giorno fa di questo Logbook, parlando di Roma. d’agosto. I due personaggi, il cialtrone rappresentato da Gassmann e il giovane serio di Trintignant, sono ancora qui fra noi e coprono in sintesi tutti i lati positivi e quelli negativi degli italiani, da cui sembra impossibile uscire da decenni e come spesso accade il cialtrone galleggia meglio.

“Ma cosa ci dice il cervello” se lo trovate, guardatelo. Una prima visione vi divertirà ma se lo rivedrete una seconda volta con altri occhi, allora vedrete meglio il padre del bambino calciatore cui urla di spezzare le gambe agli avversari, il manager arrogante che usa il cellulare in aereo, eccetera, insomma tutta quella accozzaglia di gente che appunto incontriamo ogni giorno e da cui a volte sembra impossibile difendersi.

Paola Cortellesi in realtà interpreta la fata che rimette a posto le cose, divertendosi e divertendo noi in cambi radicali di look e di personaggi. Lei é veramente l’unica attrice che è andata a coprire, con la sua personalità e la sua identità, il vuoto sul palcoscenico che ha lasciato Monica Vitti. Eredità pesante ma che lei ha già assunto. Buona visione.

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