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Giornalista, scrittore, dirigente d’azienda. Sono stato manager RAI per oltre 25 anni. Ho diretto due Sedi Regionali – Valle d’Aosta ed Emilia Romagna – e poi il Segretariato Sociale della Direzione Generale. Dal 2012 al 2021, ho ricoperto l’incarico di Direttore Generale della San Marino RTV, la televisione di Stato della Repubblica di San Marino consociata con la Rai.
Cenni biografici
Nel 1979 mi sono laureato in Lettere, specializzandomi in Paleografia latina medievale presso la Sapienza Università di Roma. Sono stato a lungo diretto collaboratore di Armando Petrucci, lavorando a studi storici incentrati principalmente sulla cultura scritta e l’alfabetizzazione medievale. Ho inoltre contribuito al Dizionario Biografico di Treccani, curando i profili di alcuni dei protagonisti storici di Roma del X e XI secolo.
Carriera giornalistica: Radio Radicale e Teleroma 56
Alla fine degli anni ’70, sono entrato a far parte della prima redazione nazionale di Radio Radicale. Nel 1981 sono passato a dirigere le news di Teleroma 56, prima emittente privata romana fondata nel 1976 di Bruno Zevi. Ho realizzato reportage in Libano (settembre 1983), nell’ex Jugoslavia durante il conflitto tra Croazia e Serbia, a Tel Aviv durante gli attentati del gennaio 1991, in Mauritania e in Burkina Faso dove nel 1985 ho incontrato Thomas Sankara. Negli anni ’80 sono stato arrestato ed espulso dalla Turchia, Polonia e Cecoslovacchia mentre documentavo le dimostrazioni popolari per i diritti civili.
Carriera manageriale: RAI e San Marino RTV
Nel 1995 sono diventato dirigente RAI. Ho ricoperto la carica prima di direttore della sede RAI della Valle d’Aosta e poi dell’Emilia-Romagna. Dal 2000 al 2012 sono stato a capo della Segreteria Sociale della RAI. In questo ruolo, ho svolto attività di comunicazione sociale per conto della Rai su mandato del Governo italiano in Darfur, Bosnia ed Erzegovina, Burkina Faso, Repubblica Democratica del Congo, in Libano nel campo profughi di Ain al-Hilweh a Sidone, in Kosovo e, dal 2010, più volte in Afghanistan. Dal 2012 al 2021 sono stato Direttore Generale della San Marino RTV, l’emittente di servizio pubblico radiotelevisivo di San Marino, fondata nel 1991 con il capitale di ERAS e RAI. Sotto la mia direzione, hanno iniziato la loro collaborazione con San Marino RTV, fra gli altri, Maurizio Costanzo, Italo Cucci, Paolo Mieli, Luciano Onder, Alan Friedman, Davide Rondoni, Dario Vergassola, Giancarlo Dotto, David Riondino. Nel 2021, alla fine del mio mandato – che si è prolungato per oltre nove anni – l’emittente di Stato sammarinese ha raggiunto la copertura del segnale dell’intera penisola italiana, approdando finalmente sulla rete digitale terrestre, come aveva auspicato trent’anni prima il suo storico presidente Sergio Zavoli.
Ho presieduto nelle edizioni 2019, 2020 e 2021 la Giuria del Premio letterario Cerruglio, lo storico concorso dedicato a opere sulla sicurezza, la difesa e il mondo delle FFAA.
Dal 2019 sono tra i conduttori di “Stampa e Regime”, la storica rassegna stampa mattutina di Radio Radicale, impegno che già seguivo nella prima metà degli anni 90.
Nel 2021 sono stato nominato consigliere scientifico per i media e la comunicazione della Marina Militare.
Dal 2022 faccio parte dell’advisory board di Pubblicità Progresso.

Attività di docenza
Ho insegnato giornalismo televisivo alla LUISS Guido Carli (1995-1998) e alla Scuola di Giornalismo dell’Università di Bologna (1999-2004). Sono stato docente ai corsi NATO/Isaf per militari OMLT e MAT in Afghanistan. Sempre in questo ambito, ho tenuto conferenze per CASD e ISSMI nella sede di Palazzo Salviati in particolare sui media intesi come sistemi d’arma in ambito storico e strategico. Ho insegnato nei corsi organizzati dal Ministero degli Esteri italiano in collaborazione con la Rai, ai giornalisti della televisione di Stato del Sud Darfur e della Bosnia Erzegovina mentre con lo Stato Maggiore Difesa e Isaf, sempre in collaborazione con la Rai, ho curato i corsi per i giornalisti dell’Afghanistan occidentale nel 2010.
Libri
Con Armando Petrucci ho pubblicato Scriptores in urbibus. Alfabetismo e cultura scritta nell’Italia altomedievale, edito da Il Mulino di Bologna (1992). Fra gli altri saggi pubblicati ricordo in particolare la singolare vicenda che ho raccontato ne Il Dittico di Anicio Probo e la Peste Nera del 1348, pubblicato nella raccolta Segni. Per Armando Petrucci a cura di Maria Luisa Miglio e Paola Supino, casa editrice Il Bagatto di Roma, 2002.
L’esperienza valdostana, cui sono rimasto molto legato, è invece protagonista di un altro mio libro Ombre lunghe. Appunti valdostani 1998-2002, edito dalla Buona Stampa, Courmayeur.
Le attività internazionali di comunicazione sociale della Rai che ho curato negli anni del Segretariato sociale Rai sono invece raccolte in Lontani e presenti. Servizio pubblico, cooperazione e comunicazione sociale, a cura di Armando Buonaiuto, edito da RAI Eri.
Sono inoltre autore di libri e di reportage dedicati al mare, alla navigazione e alla marineria. Boatpeople (Longanesi, 2007) è stato presentato a Roma da Andrea Camilleri. Nel 2010 è uscito Mollare gli ormeggi, sempre per Longanesi. Nel 2015 per Mursia ho pubblicato Di mare, barche e marinai: 100 storie per prendere il largo con la copertina di Ivo Milazzo. Ho realizzato cinque reportage sulle campagne estive della Nave Scuola della Marina italiana Amerigo Vespucci, superando peraltro oltre quattromila miglia di navigazione in Mediterraneo, in Atlantico e nel Mare del Nord.
Ho collaborato con diverse testate giornalistiche fra cui Tempo Illustrato, diretto da Carlo Gregoretti, Frigidaire, L’Ora di Palermo, Il Mattino di Napoli, Il Corriere della Valle d’Aosta e ho diretto con Pino Crespi il mensile di montagna MontBlanc e dintorni.
Incontri
Ognuno di noi ha la fortuna di conoscere e soprattutto di riconoscere nella sua vita alcune persone che gli sono determinanti e che restano dentro per sempre. I propri genitori certamente – o quasi certamente, a volte – e mia madre e mio padre per me sono stati la prima formazione, le fondamenta. Ho avuto poi la fortuna di incontrare Armando Petrucci, la cui presenza è stata costante nella mia vita, anche quando le distanze ci allontanavano sempre di più. Era il punto fermo (il punto cospicuo direbbero i marinai) nei momenti di burrasca. Sempre dagli anni della Minerva e dello Studium Urbis, l’amicizia – o quel che le si avvicina di più quando ci sono quarant’anni di distanza – con Gustavo Vinay, immenso storico della letteratura latina medievale. Negli anni di Teleroma 56, gli anni ’80, c’era Salvatore Samperi, con la sua genialità, la sua umanità straordinaria e quella timidezza cronica che scompariva solo quando girava sul set. Ma c’erano anche Sandro Piccinini, Giancarlo Dotto, Valentino Tocco e poi tutti quei ragazzi che crescevano nella redazione della Balduina e poi in quella di Fiano Romano. C’è la continua gigantesca presenza di Marco e le migliaia di ore e parole trascorse insieme negli studi televisivi più strani, le corse in auto a velocità da ergastolo per tutta Italia e poi Bruxelles, Strasburgo, la Croazia in guerra, l’Africa occidentale e – viaggiatore dentro – in ogni luogo era sempre come se ci fosse nato. Era un maestro del rigore, nelle sfide apparentemente impossibili e nella lucida capacità di vedere le cose che gli altri non vedevano. Le montagne valdostane – montagne vere quanto lo può essere una montagna – mi hanno invece regalato gli incontri con Pino Crespi, geniale avvocato notaio libraio, e don Luigi Garino, durissimo sacerdote che si autodefiniva cappellano dei miscredenti e lo era realmente. Erano uomini per i quali la montagna era natura, arte, cultura, umanità. Stefano Belardini, grande inviato del Tg1 che scrive con le immagini la storia di questi decenni. Mi è stato compagno – nel senso più proprio del termine – in Darfur, a Sarajevo e in Bosnia, in Libano, in Afghanistan e in tutti quei momenti, alcuni belli, alcuni difficili, tutti indimenticabili. Stefano ha condiviso – spesso sulla fiducia – idee, progetti e esperienze molto particolari, con la assoluta vecchia regola mai scritta che insieme si va, insieme si torna. E poi scendendo al mare, Roberto Camerini e Pasquale Guerra, che hanno la Marina nel sangue. Maurizio Parisi, maestro di amicizia e, anche lui, del cercare di fare sempre e comunque nel modo migliore – l’unico che conosce – ciò che ci si trova a volere o a dover fare, con cuore, coraggio e intelligenza. Infine Ezio Valente, con il quale ormai da quasi cinquant’anni ci ritroviamo insieme a camminare paralleli a distanze variabili ma sempre e comunque vicini. Da tutti loro ho avuto molto più di quel che ho dato, ne sono certo. Vorrei lo sapessero anche se per la maggior parte di loro – purtroppo e come sempre – è ormai tardi.
I am an Italian journalist, writer and former media executive. I have been RAI manager for over 25 years. From 2012 to 2021, I served as General Director of the San Marino RTV, the State television of the Republic of San Marino.
In 1979 I graduated in Literature, specializing in Medieval Latin paleography at Sapienza University of Rome. I was collaborator of the Italian paleographer and medievalist Armando Petrucci, working on historical study mainly focused on written culture and Medieval literacy. I also contributed to the Biographical Dictionary of Treccani, editing the profiles of some of the historical protagonists of Rome in the tenth and eleventh centuries.
At the end of the 70s, I was part of the first national editorial staff of Radio Radicale. In 1981, I moved to Teleroma 56, the first Roman private broadcaster founded in 1976 by the Italian architect and professor Bruno Zevi, becoming director in 1987. I carried out reportage in Lebanon (September 1983), in the former Yugoslavia during the conflict between Croatia and Serbia, in Tel Aviv during the bombings in January 1991, in Mauritania and in Burkina Faso where I interviewed Thomas Sankara in 1985. In the 1980s I was arrested and expelled from Turkey, Poland and Czechoslovakia while documenting civil rights demonstrations.
In 1995 I became managing editor in RAI, the Italian public broadcasting company, serving first as director of the RAI headquarter of Valle d’Aosta and then of Emilia-Romagna. From 2000 to November 2012, I was in charge of the Social Secretariat of RAI. In this position, I carried out social communication activities in Darfur, Bosnia and Herzegovina, Burkina Faso, Democratic Republic of Congo, in Lebanon in the refugee camp of Ain el Helwe in Sidon, in Kosovo and, since 2010, several times in Afghanistan. From 2012 to 2021, I was General Director of San Marino RTV, the public service broadcasting of San Marino, founded in 1991 with a share capital by ERAS (San Marino broadcasting body) and RAI. Under his direction, San Marino RTV has reached a signal coverage of the entire Italian peninsula. From 29 October 2021, all the Tv programs of the public service broadcasting are visible on the channel 831 of the Italian digital terrestrial platform.
I taught broadcast journalism at Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli (1995-1998) and at the School of Journalism of the University of Bologna (1999-2004). I have been lecturer at NATO/Isaf courses for OMLT and MAT military personnel in Afghanistan.
Since 2019, I am one the hosts of “Stampa e Regime”, the morning press review of Radio Radicale. In 2020 I have been nominated general adviser of the Transnational Radical Party. In 2021 I have been appointed scientific adviser for the media and communication of the Italian Navy.