Così, il sogno di uno straordinario Peter Sellers multiforme, fugge dagli schermi come i personaggi di Woody Allen e si aggira fra telegiornali e giornali. Si parla infatti in queste ore di bomba atomica – come si chiamava una volta – oppure di armi batteriologiche e/o (e/o, pensa te) chimiche. Sono le new entry di questa settimana ma, a pensarci bene, sono tutte cose che conoscevamo già. I nuclei NBC ho imparato a conoscerli – o quanto meno a inciamparci sopra – ai tempi della leva, metà anni ’70 per capirsi. Eravamo al CAR di Falconara, 28mo Reggimento Pavia, e già qualcuno ci spiegava che l’NBC poteva essere una opzione fra le varie che avremmo perseguito dopo il primo addestramento. NBC vuol dire Nucleare, Batteriologica, Chimica, per capirsi.
Così dunque in questi giorni ne parliamo e ne sentiamo parlare, come se fosse una cosa normale prenderne in considerazione l’utilizzo. E forse è proprio questo aggettivo regolarmente privo di senso, questo “normale”, la cosa più allucinante di tutte.
Eppure non siamo in un film. Joe Biden ha detto cose molto precise. Cose altrettanto precise le ha dette Putin – mentre Cina e India parlano in silenzio – e noi qui che non riusciamo neppure a immaginare una via d’uscita. La diplomazia, certo, ma è partita quarantott’ore dopo l’invasione. Le sanzioni, certo, ma chi glielo spiega alla vecchia signora in una cantina di Mariupol’ da venti giorni che le sanzioni alla lunga funzioneranno. La Nato, certo, ma se si muove non c’è via di ritorno. Ovvio che nessuno auspica la Terza Guerra Mondiale (che poi in realtà era soprattutto europea come location) ma resta il fatto che non si capisce proprio come si possa venirne fuori. Fra le ombre di questi giorni si manifesta però una Unione Europea finalmente solida, compatta, che sembra aver dimenticato le grandi tematiche come il burro, il latte o la verdura. Temi importanti, certo, ma non costruisci l’Europa del futuro, partendo dalle zucchine, si diceva una volta e non si aveva torto. L’unica soluzione era quella vecchia di decenni degli Stati Uniti d’Europa, costruiti sulla falsariga della costituzione americana e delle sue istituzioni e strutture. Era il sogno di Altiero Spinelli, di Ernesto Rossi e di tanti altri, che poi fra l’altro è anche un concetto semplice.
L’importante infatti è dove si copia, basti pensare per esempio che William Shakespeare ha copiato pressoché tutte le trame dei suoi drammi. Ma c’è un ma. Infatti c’era una guerra persa e Yalta che si spartiva i destini dei vincitori e dei vinti europei e, fino al 1989, Yalta ha comandato il gioco. Resta, a proposito di Shakespeare, quel Macbeth prigioniero del suo passato, rinchiuso nel suo castello che si affida alla profezia di tre streghe, perfide anche in questa occasione e quei tempi, i tempi di Macbeth, sono qui oggi inequivocabilmente fra noi.
