Logbook 177 – Tv. Quella vera

Nicholas George Winton aveva trent’anni nel 1939. Erano tempi in cui chi voleva sapeva vedere cosa stava organizzando la Germania nazista in Europa. Che Cecoslovacchia e Polonia fossero nel mirino di quel tragico buffone di Hitler era chiaro ma al solito l’Europa indietreggiava, spaventata dalla violenza dei regimi.

Chi voleva sapeva, questo è certo. Che i campi di sterminio lavorassero già a pieno regime per sopprimere i bambini disabili e tutti coloro che il nazismo considerava un peso, era infatti noto e siccome il mondo si divide da sempre in chi fa e in chi chiacchiera, Winton decise di fare qualcosa.

In sintesi, salvò, organizzando una serie di treni di emergenza, quasi settecento bambini, Solo l’ultimo treno non gli riuscì di farlo passare perchè proprio quel giorno i nazisti invasero il Paese e quei bambini finirono nei lager, a poche ore dalla salvezza. Fu una grande impresa anche dal punto di vista logistico ma lui la fece con molta capacità e attenzione. Fu una impresa eroica sotto tutti i punti di vista.

La storia era sconosciuta. Winton non ne parlò mai finchè all’inizio del 2000 la moglie non trovò la lista dei bambini salvati e il relativo dossier fra le carte del marito e scoprì la verità. La BBC costruì immediatamente su questa storia un evento televisivo di quelli veri, di quelli che restano e fanno cultura, In sintesi lo invitano a partecipare in fila al programma dedicato a questa esperienza poi a sorpresa rivelano che le decine di uomini e donne, seduti accanto e dietro di lui, sono molti di quei bambini. Lui sulle prime è spiazzato poi si commuove suo malgrado mentre tu capisci che a cambiare le cose – sia pure in piccola parte e già sarebbe sufficiente – è solo una questione di tre C. Cuore coraggio e cervello. E’ morto a centosei anni e la sua vita è una di quelle che valeva la pena di essere vissuta.

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