Malattia letale soprattutto per gli altri, l’incontinenza mediatica colpisce principalmente politici di poco spessore e narcisisti militanti. I sintomi sono evidenti. Ci si pronuncia su tutto sempre e comunque, prima possibile e spesso senza avere la più pallida idea di cosa si stia parlando.
Il presidente di una squadra di calcio annuncia a una cena sociale davanti alle telecamere che se vincono arriva con un pullman di troie. Applausi entusiastici degli astanti cenanti.
Altro recentissimo episodio quello di un ministro, gravemente condizionato da questa patologia, che dichiara dopo un grave incidente dove muoiono dei ragazzi, con la sensibilità e l’intelligenza che lo contraddistinguono, che é ora di finirla di andare in sette in un’automobile. Giustissimo perché in effetti erano in sette a bordo. Solo che l’auto era omologata per nove. Incontinenza mediatica, appunto.
