Logbook 203 – Una scritta al Tiburtino

La foto me la ha mandata Alfonso Nastri che da una vita, per mestiere e per vocazione, guarda, vede e ferma immagini quindi vita. La strada è via Tiburtina e in fondo ci sta. Marco amava girare per  le strade, amava i marciapiedi non solo a parole. Erano incontri continui quando era l’unico a girare fra la gente, spesso da solo. Cominciavano sempre con un Ciao – Mà, lui sorrideva e se aveva tempo si fermava a parlare. Se qualcuno gli chiedeva un autografo, rispondeva dandogli la mano e dicendo che questo contava molto di più.

Non so se i più giovani, a vedere una scritta del genere, capiscano a chi si riferisca e cosa rappresenti ma il gioco che può scaturire per chi invece ha esperienza di anni e memoria, potrebbe essere quello del “cosa ci manca oggi di Pannella”. Provo io.

Il rigore contro la cialtroneria e l’incompetenza. L’intuito politico e lo sguardo in profondità, tipico dei profeti perchè in fondo un profeta lo è stato. Per esempio, la battaglia contro la fame nel mondo con proposte concrete come l’1% – inizi degli anni ‘80, sorriso sulle labbra dai grandi politici di allora – avrebbe evitato la strage ormai ventennale nel Mediterraneo e non solo lì. I rapporti internazionali. La grande cultura politica con le radici ben piantate su classici immortali. Il coraggio di affrontare rotte e mari sconosciuti. Sicuramente molto altro.

A proposito di profeti, con Davide Rondoni a San Marino Rtv realizzammo una serie dedicata ai profeti del XX Secolo. C’erano oltre Marco, Don Giussani, Pasolini, Oriana Fallaci, Lucio Dalla, Alberto Sordi. Perchè i profeti esistono, sono fra noi e a volte basta un muro al Tiburtino per ricordarcelo.

https://www.sanmarinortv.sm/programmi/a-che-punto-e-la-notte-p3?v=58917#video58917

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