Prima che bruci Parigi. Nazim Hikmet era comunista. Fece persino parte della guardia che vegliò la salma di Lenin per poi finire praticamente il resto della sua vita in carcere. Non ce ne vorrà pertanto se useremo strumentalmente e cinicamente uno dei suoi versi più belli per aiutare il PD – cioè ciò che resta del compromesso storico, tranne gli avanzi di Matteo Renzi – nel suo momento più difficile.
Il livello raggiunto è incredibile. Rincorse affannate con i populisti contiani, il cui spessore politico è pari a quello di una otaria. Perdita completa dei riferimenti con la propria gente trasformatasi con il tempo nel proprio elettorato, gente che uno dei suoi capi più alla moda definì sprezzantemente in tempi migliori “quelli dei tortellini alle Feste dell’Unità”. Sputtanamenti veri o presunti in ambito nazionale e non. Balbettii parlamentari confusi. Pescivendolerie pubbliche. Ombre confuse, proiettate sui muri. Per inciso, a proposito di quelli dei tortellini, trattasi del medesimo soggetto che, una volta “abbandonata” la politica, si è fatto beccare mentre si inseriva da ex Premier in trattative di armi per di più con la Colombia, mica la Danimarca. Roba che in qualsiasi altra parte del mondo eccetera ma figurati. Intoccabili sia dai giornaloni che dalle istituzioni.
E ancora per inciso viene in mente la riunione auspicata dal Pd per potenziali alleanze guidata da un lato da Conte, per la sua parte, e magari da Giancarlo Pajetta per quella PD. Soprattutto Pajetta e se poi nel Pd fosse confluito anche Sandro Pertini beh sarebbe roba da birra, pop corn e intervento della forza pubblica.
Così – nel caso possa essere utile un consiglio non richiesto ma che diventa opera buona, visti i tempi – proporrei al Pd di candidare Alexa. Ci ragionino su. Disponibile con tutte le congreghe, le fazioni e i casi umani; amorale; gentile ma rigorosa; severa ma imparziale, come gli arbitri di Nicolò Carosio; femminile quanto basta e in più parla diverse lingue compreso l’italiano, il che (compreso l’italiano) in politica da queste parti è sempre importante. Eccetera, per non eccedere nelle lodi della candidata. Giorgia Meloni troverebbe finalmente filo da torcere anche perché la candidata Alexa ha anche una memoria notevole. Vota Alexa, vota Alexa, vota Alexa.
