Logbook 211 – La punizione più famosa del mondo

Sabato rivedo a cena Eraldo Pecci. È un vecchio amico cui voglio molto bene e che per me rappresenta un’eccezione. Non sono tantissimi infatti gli amici che ho, e men che meno nel mondo del calcio. Diciamo che è un mondo che comunque ho assimilato mio malgrado, un po’ come si assimilava anche il fumo passivo, nelle redazioni che mi è capitato di frequentare.

Eraldo invece é un piacere ascoltarlo anche se parla di calcio perché lo sa fare con l’ironia e l’autoironia  di chi ha giocato da campione e non deve caricare il pallone di contenuti e scientificità un po’ forzate che lo trasformano un una sorta di religione totalizzante con venature integraliste.

Pecci usa bene la TV da esperto commentatore, dribblando banalità e luoghi comuni che poi sono l’insopportabile pane quotidiano del giornalismo sportivo. Da giocatore leggeva libri mentre i suoi compagni andavano a Tex e Zagor, e questo si sente. Mi dice sorridendo di un campionato torinese passato leggendo tutti i russi ma senza snobismo anzi, con la faccia del ragazzo curioso. A proposito di Torino, il suo “Il Toro non può perdere” é uno dei più bei libri di sport e di vita che mi sia capitato di leggere.

Se racconta di Maradona, lo ricorda come un ragazzo fantastico, una persona buona, un grande compagno. La prima sera napoletana, racconta, appena arrivato nella nuova casa un po’ vuota, sento suonare alla porta. Apro e trovo Diego (abitava al piano di sopra nella palazzina del Napoli) con un televisore e la relativa antenna. So che non ce l’hai -gli dice – ma ci penso io e in un attimo un inimmaginabile Maradona elettricista, steso sul pavimento, gli monta la sua nuova tv. Maradona era così, conclude, e gli episodi per raccontarlo potrebbero essere tanti altri ancora 

Bologna, Torino, Firenze, Napoli, una vita sui campi di calcio. Centinaia e centinaia di partite e di gol, anche se sorride dicendo che è passato alla storia principalmente per una cosa di cui sarebbe stata capace anche sua nonna. Quei venti centimetri di passaggio della punizione più famosa del mondo.

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