Logbook 234 – Fotomisteri a ventiquattro scatti

Fotografie. E vengono alla mente quei rullini da trentasei (se avevi soldi) o da ventiquattro (se non li avevi), con cui si partiva per le vacanze. Difficile spiegarlo oggi a generazioni che scattano a mitragliatrice, senza neppure più un minimo di conoscenza tecnica, tanto fa tutto la macchina fotografica anzi il cellulare. Allora invece toccava  pure pagare la stampa di tutte le foto, vaglielo a dire oggi che è tutto gratis. Della cinquantina di scatti – se andava bene – che alla fine erano stati fatti, ne restavano buoni quanti? cinque? sei? che però documentavano – “immortalavano” era proprio il caso di dire – l’intero evento. Insomma quelle foto almeno restavano, magari imbalsamate in album di difficile manovra e solo pochissime elette in  cornici più o meno inguardabili. 

Oggi invece l’eccesso di immagini – una vera e propria alluvione – fa sì che si disperdano eventi e memoria come lagrime nella pioggia, tanto per citare. A quel punto, quando hai centinaia di testimonianze visive magari solo di una semplice cena, diventa come non averne nessuna.  Ormai invece sono i computer o i telefonini che alla fine dimenticano o restituiscono, come il fondo del mare, tracce visive di vita e memoria in una folla di immagini sempre più simile a una discarica.

Accade così che, in un vecchio pc dismesso, ritrovo per caso una foto di cui non riesco più a ricostruire il contesto. Dovrebbe essere Modena, l’Accademia MIlitare, perchè la divisa del giovane mi sembra proprio quella di un allievo, forse un capocorso visto che mi sta consegnando un ricordo probabilmente dopo una lezione in aula magna, probabilmente legata al rapporto fra teatri operativi e media. Non é una foto storica, certo, però è una buona occasione per porsi qualche domanda. Che anno sarà? Direi fine secolo scorso o appena inizio nuovo millennio. Il giovane allievo poi che storia ha avuto? Chi è? Come gli va e come gli è andata nella carriera e nella vita? Sono insomma tutte quelle cose che, inciampando in una vecchia foto apparentemente semplice e totalmente dimenticata, ci si finisce per chiedere. Ogni foto in fondo ha una storia e non raramente nasconde un segreto.

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