Nel cercare ieri qualcosa qualcosa su Nino Manfredi, mi ritrovo su un film che visto oggi – la visione è libera su YouTube – lascia perplessi. Il miglior Gigi Magni e un cast eccezionale danno vita a una storia di regimi e rivoluzioni nella Roma papalina. Sono le ultime due esecuzioni del Papa Re, quelle dei due carbonari Targhini e Montanari, condannati a morte per il tentato omicidio di una spia, entrambi di origini cesenate. Leonida Montanari era medico condotto a Rocca di Papa e fu una delle figure di primo piano della massoneria romana.
La storia è bella e raccontata con maestria. Passione politica, amore per un popolo molto spesso vile, il regime impersonato magistralmente da un Ugo Tognazzi cardinalizio e un Enrico Maria Salerno, capo dei carabinieri papalini, insomma c’è tutto e vale la pena rivederlo.
Solo che me lo rivedo con ancora negli occhi, vista pochi minuti prima, la ormai famosissima donna che sventola la bandiera europea – protagonista grazie a Dio dei giornali e delle tv – mentre gli idranti tentano di spazzarla via. La sua gente allora fa catena, la abbraccia e si abbracciano così gli idranti non ce la fanno a disperdere un nucleo di decine di persone. La vecchia storia delle dita che diventano pugno e dell’unione che diventa forza.
Giustamente peraltro Mattia Feltri ricorda sulla Stampa un nome che personalmente avevo rimosso e mi dispiace parecchio. Mikheil Saakashvili è un po’ il Naval’nyj georgiano mentre la Georgia è già stata Ucraina a suo tempo, solo in quel caso sotto gli occhi dell’indifferenza occidentale. Morirà in carcere? Forse. Verrà ucciso come Targhini e Montanari senza neppure la spietata pietà di una rapida ghigliottina?
Non ho molte certezze nella mia vita ma una mi accompagna da sempre. Alla lunga io credo infatti che il male, il male vero, non può vincere. Non lo può fare scientificamente, verrebbe da dire. Costa, è costato e costerà sacrifici e morti e sangue e dolore ma alla fine un mostro che si nutre del suo popolo, alla fine è necessariamente destinato a soccombere e, nonostante il tanfo della propaganda televisiva di quatto pupazzi prezzolati, in fondo è solo questione di tempo mentre la Storia a suo modo si ripete sempre in un cerchio infinito, dove si contrastano eternamente gli Jekyll e gli Hyde che altro non siamo.

Amen.