Logbook 280 – Catania Book Festival 2023

Il Catania Book Festival, all’interno di un weekend molto bello di libri e Sicilia, aveva previsto domenica scorsa la presentazione di “Burrasche” e la cosa ovviamente mi aveva fatto molto piacere. A Catania c’era già l’editore Alfredo Catalfo che peraltro gioca in casa, visto che l’Etna lo ha visto nascere. Prendo lunedì scorso il biglietto aereo in anticipo – non rimborsabile ovviamente- con il piacere di un pur breve blitz siciliano in una parte dell’isola che amo molto. Punta Izzo, la Scala dei Turchi dove Tomasi di Lampedusa ambienta uno dei più bei racconti che abbia mai letto, Catania girata pietra su pietra – Via dei Crociferi di notte mentre la ricostruiscono – con Marco ma anche con Domenico Modugno, Franco Corleone oltre vent’anni fa, insomma per me tornare in Sicilia è una festa e è memoria.

Le cose purtroppo sono andate diversamente. Già nei giorni precedenti avevo visto che  che i collegamenti erano difficili fra Rimini e Bologna e Catania poi ieri il traffico ferroviario è stato paralizzato con ritardi fino a sei ore quindi conseguentemente è andato in tilt l’intero sistema di trasporti per un weekend già complicato di suo. Per questo e non solo per questo, alla fine – e me ne scuso di cuore con tutti quelli che erano a Catania al Festival, organizzatori e pubblico – non è stato materialmente possibile esserci e mi è dispiaciuto molto. Il libro lo ha presentato comunque l’Editore – gli editori devono vendere quindi sono notoriamente più bravi degli autori nelle presentazioni – che oltre a essere un amico, segue i suoi libri con molta attenzione e amicizia.

Alfredo mi ha chiamato poi per dirmi che diversi ascoltatori di Stampa e Regime erano venuti a sentire la presentazione e che ci tenevano a dirmelo. Gli ascoltatori della rassegna stampa radiofonica più antica e più prestigiosa che ci sia in Italia sono una risorsa straordinaria. Ascoltano, ricordano, sottolineano, criticano, ma ci sono sempre e sono tanti, veramente tanti, come mi ripete Paolo Mieli, ogni volta che lo ammorbo sul senso di solitudine dell’alba radiofonica giornalaia che a volte mi colpisce in quelle mattine. Ho sempre pensato che un programma radiofonico e televisivo per metà lo fa chi parla al microfono ma per l’altra metà lo fanno gli ascoltatori e ne sono sempre più convinto.

Mi dispiace per loro però prendo un impegno. Dovrei fare una presentazione a Vibo che sta organizzando Brunello Montagnese, uno dei migliori giovani scrittori calabresi che ci siano in giro, e subito dopo un’altra a Reggio Calabria. Se la cosa fosse possibile – e ovviamente se si trova a Catania un luogo disponibile a ospitarci – a quel punto l’appuntamento di domenica per la presentazione di “Burrasche” sarà soltanto rinviato e sarà una bella occasione di incontro cui terrei molto.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: