Navighi tutto il giorno e alla fine la terra si fa sempre più vicina. Quella baietta lì, secondo la carta, potrebbe andare. Sabbia e non roccia sul fondo, il che aiuta e poche barche all’ancora. Il caldo è lentamente calato, la notte non sarà fresca. Già sai che finirai per evitare la cuccetta troppo calda e dormire in pozzetto sul teak delle sedute. Una coperta, un cuscino, una maglietta nera sugli occhi e via, sempre un orecchio al sonno e uno alla barca. Intanto si va a ancorare, prua al vento, motore acceso perchè il verricello consuma parecchia corrente e sempre catena generosa, da tre a cinque volte la profondità.
Il passaggio dal giorno alla notte, tecnicamente il crepuscolo, per mare ha una sua propria magia, come peraltro la sua gemella alba. Il manto della notte si stende da oriente a occidente in un gioco di azzurri, di rosa e di neri poi alla fine il buio e le stelle. In montagna o al mare poi, in questi casi, esplode un cielo stellato dove il buio è impossibile. E’ il momento di fare le ultime verifiche, all’ancora dopo una giornata di navigazione, per prepararsi alla notte in rada. Qualche riferimento a terra che assicuri che l’ancora tenga bene anche se hai già segnato sul plotter il punto di ancoraggio, luci di fonda accese – meglio led – che consumano meno e soprattutto un po’ di pace.
Quando è ora, in rada, si dorme – sia che si sia da soli che in più persone a bordo – sempre con un po’ di attenzione ovviamente. Poi istinto e abitudine, se sei in cuccetta, ti svegliano ogni ora per affacciarti e dare una occhiata fuori allo stellato, rischiando di mandare in acqua il solito acrobata impegnato in operazioni naturali di idraulica organica fuori bordo, il quale sobbalza terrorizzato – con il relativo armamentario pericolosamente ancora fra le mani – non avendo minimamente intuito la tua presenza. Se invece dormi in pozzetto, rischi di essere calpestato da cronici nottambuli peripatetici, presenza tipica e molesta di ogni navigazione. Poi l’alba sveglia tutti e parte il primo caffè mentre al solito, con la notte, guarda caso sono scomparsi tutti i biscotti della colazione.

Puro fascino.