Logbook 241 – Stampa e propaganda

La cosa peggiore della propaganda mediatica – sia che sia in buona fede, sia che non lo sia – è la totale assenza del senso del ridicolo. Vero è che un certo pubblico, meno attrezzato ai meccanismi cerebrali, questa differenza non la coglie ma a volte realmente c’è da chiedersi se non sia meglio per la nostra specie una bella estinzione per eccesso di stupidità, condita in aggiunta da una volgarità anch’essa ben diffusa.

Propaganda cioè niente di nuovo. Fa sorridere l’ennesima cazzata politica del PD a proposito di leggi che impediscano di fare propaganda (come?), dimenticando che quando al potere vanno loro va uguale se non peggio per antica cultura partitocratica ormai pure senza partiti ma per bande. Per inciso, siccome tutti i salmi finiscono in gloria. come ampiamente previsto, la nota vittima di regime Lucia Annunziata si avvia a essere capolista alle Europee con la certezza di un (per le sue abitudini) piccolo assegno mensile ma qualche sacrificio bisogna pur farlo per l’idea e la causa.

Sempre su questo filone, un altra  – questa volta futura – vittima del regime, l’ex attachè militare italiano a Mosca dal 2020 al 2022 verrà ragionevolmente punito per i comportamenti che violano il regolamento militare.  Perciò si dimetterà dall’Esercito – anche qui trombe, tromboni e propaganda a uffa – fondando un partito di estrema destra che metterà in difficoltà l’atlantista Meloni. D’altronde si sa come la pensa, visto che lo scrive, il nostro attachè a proposito di Putin. D’altronde i due precedenti operatori erano serviti allo zar per fare saltare l’odiatissimo Draghi ma di fatto ormai entrambi si rivelano ogni giorno di più delle macchiette  ben poco credibili e spendibili. Servono forze nuove – più o meno coscienti che siano – insomma al KGB per le Europee.

Non a caso all’estremo opposto – almeno in teoria e ammesso che abbiano ancora un senso queste definizioni – un faccione televisivo, ex parlamentare europeo di non grande successo in quanto tale, annuncia una lista anch’essa filoputiniana che raccoglie un po’ di pacifismo d’accatto, sulla pelle della popolazione ucraina. Che poi presentare Putin come una vittima dell’Occidente, c’è veramente da complimentarsi con la propaganda italiana, con buona pace di Anna Politkovskaja e di tutti gli altri oppositori del regime di Putin, nazista o comunista che sia.

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