Spettacolo nello spettacolo, la vicenda del Teatro San Carlo esce da Napoli per girare sui giornali di tutto il mondo. In sintesi, una legge in realtà un po’ peciona che qualcuno pensava avrebbe dovuto risolvere in qualche modo il problema della rimozione dell’amministratore delegato della Rai. Quel qualcuno però non aveva considerato tutta una serie di aspetti che il tribunale invece ha risolto, rimettendo al suo posto chi quella legge avrebbe voluto rimuovere per la necessità di liberare la poltrona, altrimenti a quanto sembrava l’altro da Roma, come si dice in questi casi, non schiodava.
Ho incontrato una sola volta il personaggio in questione, pochi mesi prima che io lasciassi l’azienda. L’incontro con l’Ad fu inutile e poco piacevole – sospetto per entrambi e non solo per me – ma grazie dal cielo fu breve. Venni tramortito da una serie di banalità aziendali imbarazzanti e di raccomandazioni di fatto esilaranti mentre delle problematiche della consociata di cui avevo la responsabilità era evidente gli interessasse meno di zero.
Uscii dal settimo piano chiedendomi se il mio interlocutore avesse chiaro dove era finito. Sarei dovuto andare in pensione pochi mesi dopo ma l’azienda mi chiese di restare ancora per risolvere alcuni problemi interni che, non essendo ancora delle emergenze gravi, non era in grado di risolvere. Restai un paio di mesi e non lo vidi mai più.
Qualche giorno prima di lasciare l’incarico, reputai comunque opportuno e doveroso scrivergli per ringraziare lui e, tramite lui, tutta l’azienda e tutto il personale con cui ero convissuto per oltre vent’anni e che lasciavo, dopo onorata carriera, da top manager. Una risposta – anche solo formale o di cortesia – può essere sia volata via nel vento, come tutte le migliori risposte, ma, allo stato dei fatti e per quel che vale nel suo piccolo, non risulta pervenuta. Il che è bello e istruttivo, per citare il vecchio grande Giovannino.
