Volata via anche questa rassegna stampa, condizionata da pesche e da carrelli, praticamente una rassegna stampa da supermarket, imbecillità leghiste e una graditissima visita dalle Valli Occitane. Sulla bambina e la pesca hanno scritto in molti e fra le firme migliori. Da Recalcati a Ferrara, da Osho a Gramellini, da Crippa a Mascheroni, da Mattia a Vittorio Feltri, per non dire di Makkox e tutti hanno preso al balzo la vicenda che effettivamente si presta a discutere e a far discutere, anche se in fondo sempre di uno spot per promuovere un supermercato si tratta.
Altro protagonista non protagonista della settimana è il leghista Crippa che tira fuori – e la tira fuori anche male – una cazzata epocale, lo stesso giorno che il presidente tedesco è a Roma per i funerali di Napolitano. Secondo il giovane genio – resta pur sempre il sospetto che lo mandino allo sbaraglio come diversivo – i tedeschi di oggi e i nazisti sarebbero sempre la stessa cosa o roba del genere. In questa vicenda si sono inseriti con ulteriore goliardico surrealismo gli amici del Foglio dove Maurizio Crippa, una delle grandi firme di famiglia, svillaneggia sul leghista Andrea Crippa che però viene difeso da Massimiliano Romeo, capogruppo leghista. Nel cavalcare goliardicamente la fiera degli omonimi partono titoli sul Foglio del tipo “Romeo peggio di Crippa”, e via di seguito, dando vita appunto a qualcosa che sia pure nel suo piccolo, giganti come Borges o Umberto Eco avrebbero apprezzato. Altro episodio surrealista, questa volta in studio, il momento in cui Piero dal mixer si è affacciato in studio in diretta per eliminare un ronzio in una non piccola cassa, rischiando di venire travolto dalla medesima più un’altra con cui era collegata e dal televisore, tutti su una mensola alta. Episodio marginale certo ma con Piero ci siamo chiesti dopo che trasmissione sarebbe venuta fuori se succedeva? Il bello della diretta certo ma mica tanto.
La settimana si è conclusa con la piacevolissima visita di due ascoltatrici – piemontesi delle Valli Occitane – che ci avevano chiesto di poter assistere alla rassegna stampa. Si sono svegliate prima dell’alba romana anche loro e hanno visto come si prepara un programma radiofonico di un’ora e mezza non semplice ma, se piace farlo, divertente. Assicurano che si sono divertite molto anche loro, nonostante il viaggio e l’alzataccia, e a tutti noi ha fatto piacere incontrarle anche perchè non sempre l’idea che gli ascoltatori esistano realmente è chiara a chi parla, soprattutto per radio. Prossima rassegna stampa a ottobre e dovremmo tornare a Napoli. La cosa mi rende personalmente felice perchè Napoli è.
