Burrasche: la recensione sul Notiziario della Marina

Nel Logbook di oggi proponiamo la recensione di “Burrasche. Diario di bordo 2022” (Edizioni Efesto, 2022) a cura di Alessandro Busonero, Direttore del Notiziario della Marina, apparsa sul numero del Notiziario di ottobre. Buona lettura.

Giornalista, scrittore, consigliere scientifico per la Marina Militare e soprattutto uomo di mare, Carlo Romeo ha regalato ai suoi lettori un nuovo libro dopo i successi editoriali di Boatpeople (Longanesi, 2007), Mollare gli ormeggi (Longanesi, 2010) e Di mare, barche e marinai (Mursia, 2015).

“Ad Alessandro con ormai antica amicizia di mare, con affetto Carlo”. Con questa, dedica particolarmente apprezzata, Carlo Romeo ha donato a me e alla biblioteca della redazione del Notiziario della Marina il suo ultimo libro “Burrasche – diario di bordo 2022”.

Dalla lettura di queste pagine emerge in maniera evidente la passione per il mare e le tante esperienze a bordo trascorse in navigazione dell’autore.

Ed è proprio come si affronta una navigazione che l’autore descrive un anno non semplice, il 2022. Ogni buon marinaio che si rispetti, narra di traversate con mare calmo, ma anche di Burrasche appunto. “Dal Covid – 19, all’invasione russa in Ucraina alla rivoluzione in Iran, il 2022 è stato una lunga incompiuta navigazione di burrasca in burrasca. Le onde del mare, in queste pagine, si accavallano nei giorni a quelle dei giornali quotidiani, riprendendo e trasformando un diario di bordo – il Ferian – per farne una storia a sé. Il mare fa da sfondo a una quotidianità che richiama continuamente racconti e ricordi, componendo un libro molto particolare, al tempo stesso, su un anno particolare e su molti altri annui, confondendo in un continuo intreccio presente e passato, vita e memoria”.

Il libro dà il “benvenuto a bordo” con l’intervista di Michele Valente a Paolo Mieli di cui riporto una risposta che è decisamente in sintonia con la nostra rivista: “L’aspetto che più mi ha colpito e che risulta anche nel titolo del libro è la presenza del mare. Mare significa saper guardare verso orizzonti lontani e capire che il presente è fatto di passato. Chi va per mare sa che dimenticare una qualsiasi cosa che ti è capitata o è capitata ad altri che hanno percorso la tua stessa rotta può esserti fatale. Il mare è la dimensione giusta, una dimensione psicoanalitica nel libro per guardare lontano e tenere stretto l’intreccio tra passato e presente”.

Non resta quindi che iniziare la navigazione tra la lettura di questo libro e far tesoro di quanto il passato ci ha insegnato. Su una cosa possiamo dire d’essere certi: ognuno di noi, da solo o insieme ad altri, ha affrontato e affronta nella vita sia mari calmi che mari in burrasca.

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