Logbook 32 – Home

Parlavamo di Churchill qualche giorno fa. Il personaggio è grande e merita tutta l’attenzione che anche il cinema gli sta dando. Da Il discorso del Re a L’ora più buia a Dunkirk, molto è stato raccontato in questi ultimi anni su di lui e di cose incredibili Churchill ne ha fatte tante ma la genialità di mobilitare la flottiglia civile per salvare l’esercito inglese bloccato sulla sponda di Dunkerque ha qualcosa di miracoloso.

Solo la fantasia di un folle poteva immaginare che un progetto del genere avrebbe funzionato e di fatto avrebbe cambiato – come poi ha cambiato – le sorti della guerra. È anche una bellissima storia di mare. L’Operazione Dynamo infatti riuscì a riportare i soldati inglesi e molta parte di quelli francesi nell’isola per prepararsi a ripartire verso i fronti della guerra, in attesa che il soccorso americano finalmente arrivasse.

Gli inglesi, come i francesi peraltro, sono gente abituata al mare, alle barche, fin da piccoli. Non sono immagini di status improbabili come troppo spesso accade da noi, dove nei porti per una barca che naviga dieci sono seconde case estive. La cultura del mare, della navigazione, scorre nelle loro vene e fin da piccoli si abituano a capire il vento e a non sfidare, se proprio non è necessario, il mare. Avere una barca da quelle parti è normale ed è ancora più normale macinare miglia nautiche ogni anno. Chiamare la mobilitazione della flotta civile fu una intuizione disperata ma che funzionò proprio per la cultura del mare che è insita nella popolazione britannica. Gli scozzesi come gli inglesi sono anche loro grandissimi marinai e costruttori di barche capaci di spezzare i ghiacci polari. Basta fare un salto a Dundee per capire cosa vuol dire una nave di legno che deve resistere alla morsa di quelle banchise.

Proprio in Dunkirk, il film del 2017 di Christopher Nolan, quella scena che è la realizzazione finale dell’Operazione Dynamo, girata utilizzando barche rigorosamente d’epoca, resta negli occhi di chi ama il cinema. Per chi va per mare, per chi ama il mare, è una storia che merita memoria.

Winston Churchill a bordo della HMS Duke of York (agosto 1941)

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