Non ho capito. Muore un pregiudicato ucciso a colpi di pistola da due killer. Il suddetto non si sa né come né perché né letteralmente a che titolo è qualificato ufficialmente come capo degli ultras di una famosa squadra di calcio.
Personalmente il calcio non mi interessa particolarmente e sotto certi aspetti mi annoia. Novanta minuti in attesa che qualcuno infili qualcosa dentro qualcos’altro mi lasciano perplesso ma il mondo è bello perché è vario. Il mondo del tifo mi sfugge ancora di più in particolare quello degli ultras, anche se da quel poco che i giornali riportano pare che la chiave di tutto sia un notevole giro di denaro che finirebbe nelle loro tasche. Il che, se fosse confermato, renderebbe tutto molto ma molto più chiaro.
Quel che mi sfugge è piuttosto come in questo ambito sia possibile che in un Paese che ha comunque una sua identità “civilizzata” sia possibile che un gruppo di energumeni non meglio identificati, tramite l’utilizzo di minori, possa decidere di allontanare dalla curva persone che hanno regolarmente pagato il biglietto per omaggiare il suddetto pregiudicato.
Forse un po’ di attenzione da parte di chi di dovere per capire cosa sia successo e come sia possibile possa essere successo ce lo si potrebbe aspettare. Sarebbe un bel segnale in un contesto che coinvolge l’intero Paese dove il calcio rappresenta comunque uno dei pochissimi legami che tengono insieme lo slabrato tessuto sociale italiano. Aspettiamo in sfiduciata attesa di capire meglio l’accaduto.
