Logbook 179 – Mare e Montagna

Sento Paolo in treno verso Parigi dove ha un piccolo bellissimo appartamento a due passi dal Luxembourg. Lo risento con piacere e so che Annalisa è accanto a lui. Mi aveva mandato nei giorni scorsi un libro dedicato all’ammiraglio Umberto Cagni che ho cominciato a leggere con piacere. Cagni è infatti uno di quei nomi in cui inciampi spesso ma che finisci per non approfondire mai, anche se sulla sua vita un creativo televisivo – esistono, ne ho le prove – potrebbe tirarci fuori un cinque sei fiction una diversa dall’altra. Amico e sodale del Duca degli Abruzzi, organizza con lui le sue esplorazioni, dividendosi fra mare e montagna, in un succedersi di eventi che Paolo racconta benissimo.

Viene fuori appunto l’uomo di mare e l’uomo di montagna, entità entrambe maestre di umiltà per chi decide di frequentarli. Non a caso e a bene vedere, nascono insieme e si muovono in parallelo due grandi riferimenti italiani che hanno fatto scuola fuori dall’Italia. Il Club Alpino Italiano nasce poco dopo l’Unità d’Italia – siamo nel 1863 – e ha “per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.

La Lega Navale Italiana di contro riunisce in associazione cittadini che volontariamente operano per diffondere nel popolo italiano, in particolare tra i giovani, l’amore per il mare e la conoscenza delle problematiche marittime, sviluppando iniziative promozionali, culturali, sportive, ambientalistiche e naturalistiche idonee al conseguimento degli scopi statutari.

Entrambe sono impegnate anche su un nuovo fronte, quello della integrazione e del superamento dell’handicap, creando iniziative fondamentali per i progetti di integrazione.

Lo ho visto già visto tante volte nei teatri di crisi. Marinai e alpini parlano la stessa lingua e finiscono per capirsi al volo. Esperti nel trovare soluzioni quando le soluzioni sembrano non esserci, abituati a una natura feroce e poetica che non va sfidata, non a caso come per Umberto Cagni – o anche Walter Bonatti e tanti altri – si trovano spesso a frequentare entrambi e sono frequentazioni che mettono alla prova perchè Mare e Montagna sono fratelli anche nel conoscere le persone. Impossibile bluffare con loro e chi ama il mare e la montagna lo sa bene. Bello dunque il libro di Paolo Lupo sull’Ammiraglio Umberto Cagni che queste cose le sapeva bene per averle vissute.

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