Logbook 303 – Buon compleanno con affetto. È fattuale

Devo a Feltri personalmente un sacco di cose. Gli devo il piacere della lettura dei suoi articoli praticamente da una vita e soprattutto di quelli su cui non concordo di una virgola. Gli devo la sicurezza della imprevedibilità quando sono di rassegna stampa in radio. È roba rara e preziosa che condivide con Giuliano Ferrara e pochissimi altri in un mondo giornalistico troppo spesso tifoso, conformista e banale. Gli devo la lezione di rigore e di coraggioso snobismo che con ironia e sottilissima autoironia ha saputo dare al giornalismo italiano spesso provinciale e vigliacco. Gli devo anche l’imitazione di Crozza – forse la migliore del suo campionario, almeno dal mio punto di vista. In fondo gli devo anche Mattia Feltri che è fra i migliori se non il migliore della sua generazione. Insomma personalmente ho un grande debito con Vittorio Feltri e il suo compleanno mi consente non soltanto di fargli gli auguri ma anche di dirgli grazie per la sua presenza.

PS In realtà e a ben vedere, gli devo anche delle belle serate, una quindicina di anni fa, a Milano davanti a un’ottima cena e a un’ottima compagnia (con un ottimo vino ovviamente) al Palatrussardi. Tornavo in albergo passando davanti alla Scala e mi sembrava di aver vissuto una serata memorabile. Grazie anche per questo.

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