Logbook 274 – Fantasmi a Piazza Mercato

Sta per diluviare a Napoli e Piazza Mercato aspetta vento e pioggia. Quello che una volta era il cuore di Napoli – il suo personale suk di capitale mediterranea – non da oggi é fermo. Botteghe e negozi si sono trasferiti al centro commerciale di Nola e Piazza Mercato aspetta, aspetta sempre.

Una volta aspettava i condannati a morte perché era qui che, a cominciare dal nipote adolescente dello Stupor Mundi, si tenevano le esecuzioni. Il giovanissimo Corradino é stato probabilmente il giovane più tradito della Storia perché in sedici anni di vita il tradimento fu suo sgradito compagno costante che solo in questa piazza si allontanò dal cadavere decapitato.

A Piazza Mercato morirono i protagonisti della Rivoluzione Napoletana che chiudeva un secolo e ne apriva un altro. I boia di Ferdinando, O Re Nasone, in quel 1799 furono impegnati per distruggere il nuovo che cercava di nascere in un regno ricco, colto e feroce.

Il 12 dicembre 1799 in questa piazza, fra i tanti, perse a’ capa – come si dice – anche un avvocato, pessimo poeta ma coscienza libera. Si chiamava Carlo Romeo e resta il dubbio inutile e marginale, se, in quella piazza,un po’ di quel sangue sparso quel giorno, oggi torna perplesso nelle arteria di un forse postero. La tradizione peraltro, la vuole di notte frequentata regolarmente da congreghe di fantasmi, il che non stupisce più di tanto mentre il campanile della Madonna del Carmine – Maronna d’o Carmene é frase frequente e multifunzionale a Napoli – controlla la situazione dall’alto.

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